ISCHIA GUIDA ALL’ISOLA PIU’ BELLA

Cartina stradale completa dell’isola d’Ischia con le principali attrazioni turistiche e tante informazioni utili anche per i vostri spostamenti.

ISCHIA – L’isola più bella

Ischia è l’isola più bella perchè è la più grande delle perle del Golfo di Napoli. Quella con il maggior numero di abitanti, di contrade, di chiese, di torri, di colline, di vigneti e pinete, di giardini fioriti, di sorgenti, di terme e di spiagge, di sole e paesaggi mai uguali, di gente rustica e di mare. Un continente in formato tascabile, luogo domestico ed esotico insieme, per abitarci per sempre o nei week-end, per farci un tour, una passeggiata, per trascorrere una vacanza breve ed intensa o una villeggiatura distensiva e senza tempo. Un’isola da vivere di giorno e di notte, con i suoi paradossi e le sue stranezze, le sue sorprese, i suoi sospiri; senza perdere un solo attimo del suo orologio di emozioni; una sola briciola delle sue pulsioni di acqua, di fuoco, di aria, di terra; un solo giorno delle sue quattro stagioni: estate, autunno, inverno e primavera che si fondono nell’orgogliosa ed eccellente ischitanità che vi invitiamo a scoprire.

FORIO

Dal latino “flos”, fiore, Forio conserva una forte identità socio-culturale evidenziata dalla peculiarità monumentale ed architettonica, segnata dai “torrioni” costruiti per contrastare gli sbarchi dei pirati che infestavano il Tirreno nel XVI secolo. Patri d’elezione e buen retiro di artisti ed intellettuali dal Dopoguerra in poi, come W.H. Auden e Visconti, Moravia e Capote, aveva il suo centro palpitante tra i tavoli del mitico Bar Internazionale di Maria un vero e proprio salotto multilingue. Il porto è un riparo naturale per diportisti e pescatori. Panza è la frazione più popolosa di questo comune che scivola dalle falde del Monte Epomeo alle sabbie di Citara, fino a San Francesco e s’incunea nello splendore dei quartieri di Monterone , Cierco, Soccorso, San Vito, Santa Maria al monte, nomi che evocano un’impronta sacra testimoniata dalla tante chiese ricche di opere d’arte. Da non perdere le botteghe dei ceramisti e gli atelier dei pittori.

ISCHIA

La capitale dell’isola, centro maggiormente popolato, Ischia è circondata dalle spiagge del Lido e Cartaromana, che si specchiano nel Castello Aragonese. E’ immersa nelle pinete che disegnano, in superfice, i confini delle polle d’acqua minerale e termale; i caratteristici scorci urbanizzati e le esclusive aree per lo shopping di classe, come il Corso Vittoria Colonna. Nel 1854 re Ferdinando II di Borbone trasformò un lago vulcanico in un porto caratteristico che oggi accoglie imbarcazioni turistiche, da pesca, traghetti e mezzi veloci. Qui si è sviluppato uno dei poli del divertimento, la Riva Destra, colorata vetrina di ristoranti ed american bar. Il borgo di Ponte con le botteghe, le gallerie d’arte, il Museo del Mare e le chiese è invece il luogo più…spirituale. Tra le contrade, Campagnano si apre a sentieri tra vigne e promontori levantini; poi San Michele, San Ciro, Sant’Antuono e Sant’Alessandro, una finestra sul litorale degli inglesi.

LACCO AMENO

Un grande masso tufaceo a pochi metri dal bagnoasciuga, il cosidetto Fungo, scaraventato giù dalle colline durante un cataclisma antichissimo, è la cartolina del Comune più piccolo dell’isola. Una striscia di scogliere, il porticciolo e le minuscole darsene formano un ideale ed accogliente insieme di “ricoveri” per la piccola nautica, le gite turistiche via mare ed i pescatori. Lacco Ameno divenne la perla delle vacanze d’Elite grazie all’intuizione del comandante Angelo Rizzoli, che valorizzò su scala mondiale la ricchezza termale. Il Fango, che è la frazione più alta; piazza Rosario; la Fundera e la spiaggia di San Montano, dove nell’ottavo secolo avanti Cristo sbarcarono i fondatori di “Pithecusae”, rappresentano i confini di questo che è il luogo eletto per collegare i fili con il passato. Le visite guidate ai musei archeologici di Santa Restituta (gli scavi dell’omonima cattaedrale) e di Villa Arbusto, rappresentano appuntamenti immancabili.

SERRARA FONTANA

La vetta del Monte Epomeo museale, delle chiese e dell’eremo di San Nicola, i passaggi scavati nella roccia ed il suo clima rigido d’inverno e fresco d’estate che fa da cornice “superiore” ad un panorama mozzafiato, è lo spettacolare punto d’arrivo di una passeggiata memorabile. Calanchi scoscesi, orti, cantine e vigneti eroici, boschi e radure sono gli aspetti tipici del territorio municipale, diviso nelle due frazioni di Serrara e Fontana. Un “areale” che guarda a Sud-Ovest e sorprende i viaggiatori per i suoi secolari toponimi come Kalimera e Noia, villaggi avvolti nel mistero, comunque di chiarissima origine greca; poi il Ciglio e Succhivo, con le loro immancabili chiesette; ed infine il magnifico istmo di Sant’ Angelo, una bomboniera vietata alle auto e raggomitolata sulla piazzetta che pullula di vita in estate, con i suoi bar e boutique; accanto al porto che è il rifugio preferito di chi interpreta il mare con una passione e uno charme senza confini.

BARANO

Tra le colline che diradano verso il mare meridionale e s’intrecciano con la macchia, i crateri boscosi e le montagne a nord dell’isola, spuntano le frazioni, le contrade e gli agglomerati di Barano, il secondo Comune per estensione, che conserva una precisa fisionomia agricola con i suoi orti e vigneti. Il principale polo turistico e termale è costituito dal litorale dei Maronti, la splendida bai naturale lunga due chilometri, ricca di spiagge ed angoli suggestivi, quali i canyon di Cava Scura ed Olmitello, che è il naturale prolungamento costiero della sorgente curativa di Nitrodi raggiungibile da Buonopane. Ovunque ci sono possibilità di escursioni, trekking ed incontri ravvicinati con le architetture rurali (come le case con tetto a “botte”) e la cultura contadina, da Testaccio a Chiummano, con la discesa vertiginosa tra gli scogli della Scarrupata, da Schiappone al tempietto di San Pancrazio nascosto dai fichi d’india, da Molara a Piedimonte.

CASAMICCIOLA TERME

Era famosa per i giacimenti d’argilla e le fabbriche di ceramica; tremila anni fa i fenici avevano già scoperto le risorse del sottosuolo. E i maestri vasai , fin dall’età del Bronzo, costruirono un villaggio sul pendio del Castiglione, oggi rinomata oasi balneo-termale: producevano ciotole, anfore, vasi decorati ad incisione. Una tradizione che non si è mai fermata. E si è integrata con le radici del termalismo che, in questa cittadina costiera settentrionale, sta ritrovando splendore. Anche ripensando a personalità quali Lamartine, Renan, Ibsen, Garibaldi che frequentarono Casamicciola per le proprietà delle sue acque. Lo sviluppo è coronato dallo scalo commerciale con l’apprezzato approdo nautico che ospita yacht e velieri. La contrada popolare di Perrone, il verde del bosco della Maddalena e del Cretaio; Piazza Bagni, la Sentinella completano un tour arricchito da splendide chiese, il museo comunale della Bellavista e l’Osservatorio geofisico.

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